LA COLTIVAZIONE DEL MELOGRANO
Investire in agricoltura oggi conviene: si può beneficiare di numerose agevolazioni oltre che un regime di tassazione agevolato.
Occorre però scegliere con cura cosa coltivare in base alla posizione geografica e al tipo di terreno da coltivare senza però trascurare la redditività dell’impianto.
Una buona soluzione è rappresentata dal melograno.
Il melograno può essere agevolmente coltivato su terreni che non soffrano di ristagni d’acqua in zone climatiche dove le temperature invernali non raggiungano i 10° sottozero, infatti, la pianta inizia a subire danni a queste temperature.
Le piante dovranno essere piantate su file con il fondo preparato con un substrato adatto, dove dovranno essere poste a distanza di mt 3,5 una dall’altra.
Le file, realizzate con il sistema della baulatura,dovranno distare tra loro 6 mt. , dotate di un sistema di irrigazione e su di esse dovrà essere realizzata una pacciamatura con rete plastica adatta.
Occorreranno infine dei sostegni ad y collegati fra loro da cavi d’acciaio necessari per sostenere i rami carichi di frutti.
Orientativamente il costo di tale impianto è pari a € 10.000/15.000 per ettaro ma la pianta comincia a fruttificare già dal terzo anno e la produzione va a regime dal quinto anno.
Un ettaro di melograno realizzato con tutte le specifiche e in una zona climatica adatta permette di realizzare 18.000/22.000 euro annui e continua a portare frutto per oltre 30 anni.
Altro fattore importante da considerare quando si sceglie cosa coltivare è la richiesta del mercato, infatti, un’analisi accurata permette di evitare successivi problemi nella futura vendita del prodotto.
Il melograno, in particolare, è richiestissimo sia dalle aziende trasformatrici di prodotti agricoli che dalle industrie farmaceutiche che lo utilizzano per le molteplici proprietà benefiche del frutto e della buccia.
l terreno sul quale dovrà essere realizzato l'impianto di melograno deve essere preparato con sostanza organica e "baulatura" delle file (nella foto a destra, il melograno in Israele: ecco un impianto finito e in produzione).
L'impianto delle piantine brevettate deve essere posto con un sesto di 3,50 metri per 6.
L'Impianto dovrà essere dotato di un sistema di fertirrigazione completo, con un'ala gocciolante per fila con gocciolatoi da 16 millimetri di diametro con una portata di 1,3 litri ad ora. Il fabbisogno di acqua della piantagione ammonta a 7.000 metri cubi ad ettaro coltivato su base annua.
Sul filare deve essere realizzata una pacciamatura con rete plastica.
Alla fine del primo anno di coltivazione occorrerà installare una "spalliera" di sostegno (sostegni ad Y al sesto di 10,5 metri per 6) collegata da fili in acciai.
L'inizio della raccolta è prevista a partire dal secondo anno, con pochi frutti per pianta. Al terzo anno, invece, la produzione della piantagione può raggiungere il 50% della sua potenzialità produttiva, con 150 quintali ad ettaro. Dal quinto anno, infine, la potenzialità è al massimo con 300 quintali ad ettaro.
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